La Relazione Tecnica” relativa al progetto dell’Ostello, che riporto integralmente diceva :
“L’intervento porta con sé elementi caratterizzanti sia dal punto di vista culturale che ambientale.
Il progetto, nel suo insieme, riguarda, infatti, il recupero di un percorso che potremmo definire culturale ed ecologico, perché oltre a portare alla Torre dell’antico castello dei Brondelli, permette di entrare in un ambiente particolarmente bello e forte di valenze naturalistiche”
La Relazione Tecnica faceva riferimento “alla necessità di inserire il complesso Torre e Ostello, in un circuito di interessi particolarmente attuali, messa a disposizione di tutti coloro che vogliono gustare tutte le ampie valenze finora citate ”
Nella Relazione Tecnica redatta all’epoca, dal Progettista Arch.to Mario Guasti si leggeva tra l’altro :
“La Torre porta con sé i ricordi ed i significati della storia e testimonianze del tempo. Collocata in alto, sovrasta col suo fascino severo, la sua forza, sollecitando interessi, incuriosendo. Punto di riferimento storico, culturale, allarga la sua veduta, ricambiata, su tutta la valle, fino a giungere tra le colline di Langa ed i monti delle Alpi, la pianura, luoghi e paesaggi spettacolari. Viene spontaneo, di fronte a tanta bellezza, chiedersi come mai, per tanto tempo, questa è rimasta isolata, non sconosciuta perché visibile a tutti, ma abbandonata senza riferimenti e inviti a visitarla ”
La stessa relazione tecnica terminava dicendo “Ora recuperata nella sua interezza - aggiungo io dalla associazione che la resa anche nuovamente accessibile - ha bisogno di essere presentata al pubblico inserita in un circuito di interessi particolarmente attuali che vanno
messi a disposizione di coloro che vogliano gustarne sentimenti, atmosfere, poesia, la storia ed il mistero della vita antica, da essa tramandatoci tramite i nostri avi ’’ ( Ancora una volta devo aggiungere che, proprio le escursioni sui sentieri percorsi con la mountain bike, sono tra quelle motivazioni e quegli interessi particolarmente attuali ).
La relazione tecnica citata, evidenziava chiaramente come ‘‘l’operazione ostello’’ - sicuramente nelle intenzioni un intervento di per se meritorio - fosse implicitamente allo stesso tempo, ammissione delle mancanze dei vari esecutivi che nel tempo avevano amministrato Brondello, verso il monumento storico simbolo del paese, ed un tardivo tentativo di ovviare alle lacune risultate nei decenni – riferendosi alla carenza di strutture ricettive e attrezzature di cui parlava il BIM nel lontano 1975, quando parlava “ di una unica attività ricettiva e di servizio, la locanda ristorante e bar, La Lanterna * con due camere per un totale di 6 posti letto”
Problematiche più che mai di attualità e più che mai valide, dal momento che, dopo la chiusura di quella Locanda, da decenni a Brondello non vi era più alcun posto letto.... cercando allo stesso tempo di dare un sostegno ed un incentivo a chi stava lavorando alla torre per la torre, nel momento in cui appariva doveroso da parte
della amministrazione comunale, un positivo apprezzamento di quanto altri avevano realizzato e stavano realizzando in quel luogo storico, e allo stesso tempo favorire con la creazione dei posti letto che, l’ostello poteva rappresentare “per favorire l’’inserimento in un circuito di interessi particolarmente attuali che vanno messi a disposizione”
Questo quanto si auspicava lo stesso Architetto Guasti nel Progetto ‘‘ Ostello ’’ che venne presentato nel 2002, e anche se come detto, era da ritenersi nelle intenzioni un intervento sicuramente di per se meritorio almeno nelle intenzioni per i motivi precedentemente illustrati, anche in ottemperanza a quanto si leggeva, su guida del B.I.M. precedentemente citata “Insediamento di mezza montagna, potrebbe costituire un interessante sviluppo economico del paese” ma più avanti nella stessa guida si leggerà “Nel territorio comunale prevale l’insediamento sparso. La mancanza di attrezzature alberghiere, non fa di Brondello una località di villeggiatura molto frequentata, nonostante la sua amenità, tranquillità il silenzio e la mitezza del clima e non secondariamente la possibilità di innumerevoli passeggiate nei dintorni” nella realtà quell’ostello risulterà essere una intromissione dannosa, per aver creato più intoppi burocratici e ritardi che altro, dal momento che non è mai stato la priorità delle Amministrazioni Comunali susseguenti quella guidata dal Sincado Costanzo Morello.